Ecco come funziona la nuova agevolazione per l'accesso al credito delle micro, piccole e medie imprese.

Ecco come funziona la nuova agevolazione per l'accesso al credito delle micro, piccole e medie imprese.

Nuova legge Sabatini per il 2014: vediamo come funziona il nuovo strumento agevolativo per l'accesso al credito delle micro, piccole e medie imprese, istituito dal decreto-legge Del Fare (art. 2 decreto-legge n. 69/2013).

Lo strumento è rivolto alle imprese italiane operanti in qualsiasi settore produttivo, inclusi agricoltura e pesca, che fanno investimenti (anche con leasing) in macchinari, impianti, beni strumentali di impresa e attrezzature nuove di fabbrica ad uso produttivo, nonché in hardware, software e tecnologie digitali.

Come funziona l'agevolazione? La nuova legge Sabatini istituisce presso la Cassa Depositi e Prestiti un plafond di risorse cospicuo: 2,5 miliardi di euro. Le banche e gli intermediari finanziari che aderiscono alle apposite convenzioni tra il Mise (sentito il Mef), l'Abi e la Cdp, possono utilizzare tale fondo per l'erogazione di finanziamenti alle Pmi.

L'importo finanziabile va da un minimo di 20 mila fino a un massimo di 2 milioni di euro, il limite temporale è fissato al 31 dicembre 2016.

Condizione essenziale, lo sottolineiamo, che i beni acquistati siano destinati all'uso produttivo. Controlli ed ispezioni saranno volti ad assicurare che essi non siano alienati, ceduti o distratti dalla produzione sino ai tre anni successivi alla data di completamento dell'investimento. 

Il finanziamento prevede interessi a tasso agevolato del 2,75% ed una durata massima di 5 anni. 

Nuova legge Sabatini 2014: come richiedere il contributo

Le richieste per i finanziamenti potranno essere presentate a partire dalle ore 9.00 del 31 marzo 2014. I moduli saranno disponibili per la compilazione entro il 10 marzo nella sezione "Beni strumentali (Nuova Sabatini)" del sito ufficiale del mise (www.mise.gov.it).

Il Mise ha predisposto una procedura automatica e semplificata per la concessione del contributo. E' infatti l'impresa stessa a poter presentare alla banca, tramite Pec, un'unica dichiarazione-domanda per la richiesta del finanziamento, autocertificando il possesso dei requisiti e la conformità degli investimenti previsti ai requisiti prima elencati. La banca, in seguito, adotta la delibera di finanziamento dando il via alla concessione del contributo da parte del Mise.

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